Un e-commerce in difficoltà
Per motivi di riservatezza non posso fornire dettagli specifici, ma il caso di questo cliente evidenzia dinamiche che, purtroppo, ho incontrato più volte. L’azienda in questione gestiva internamente un e-commerce in un mercato altamente competitivo, con concorrenti di grande autorevolezza e volumi di ricerca per parole chiave che superavano le 20.000 ricerche mensili. Il potenziale era enorme, ma altrettanto grandi erano le sfide.
Il traffico organico dell’e-commerce aveva smesso di crescere da 12 mesi, mostrando un costante declino nelle performance. Inoltre, le campagne di Google Ads erano diventate sempre meno sostenibili: i costi di conversione erano schizzati alle stelle, il ROAS era diminuito drasticamente, e la gestione inefficace degli annunci aveva portato a grosse perdite di budget, poiché le campagne non erano impostate correttamente.
Il team digitale e il SEO audit: il punto di partenza
Il team digitale dell’azienda era composto da un webmaster, responsabile anche delle campagne Google Ads, e un SEO interno. Quando sono stato contattato dal titolare dell’azienda, il sito non stava ottenendo i risultati sperati, nonostante gli sforzi del team protratti negli ultimi 4 anni di lavoro. Come di consueto, il mio lavoro è iniziato con un SEO audit: uno strumento fondamentale per valutare lo stato di salute di un sito web, individuare problemi e proporre strategie di miglioramento chiare e concrete.
Resistenze interne: il confronto con il team
Dopo aver completato l’audit, l’ho presentato al team digitale e al titolare. Durante la presentazione, però, le due figure principali del team hanno mostrato una forte resistenza. Hanno liquidato gran parte delle mie analisi definendole “non vere” o “non fattibili”, senza però fornire argomentazioni tecniche a supporto.
A quel punto, mi sono trovato di fronte a una situazione delicata: non era mio interesse alimentare conflitti, ma piuttosto spiegare che il mio obiettivo era lavorare in sinergia con loro per portare risultati concreti all’azienda. Ho chiarito che il successo del progetto non avrebbe beneficiato dalle rivalità interne, ma dalla capacità di collaborare come un team unito.
Cambiamenti e risultati: una svolta positiva
Nonostante tutti gli sforzi per tenere in azienda i due professionisti summenzionati, entro due mesi entrambi avevano lasciato l’azienda. Questo cambiamento, sebbene inizialmente complesso, ha aperto la strada a una nuova fase per il progetto. Con un approccio strutturato e una strategia ben definita, siamo riusciti in 5 mesi a ottenere risultati tangibili: un aumento del traffico organico del 100% e una riduzione del CPA delle campagne Google Ads del 25%.
Una lezione importante: competenze ed etica professionale
Questa esperienza, per quanto impegnativa, mi ha insegnato molto. Soprattutto, ha confermato una verità fondamentale: la scelta del professionista giusto può fare la differenza tra il successo e il fallimento di un progetto digitale. La morale di questa storia è semplice: quando affidate il vostro business a un consulente o a un’agenzia, fate le giuste domande. Informatevi sulle reali competenze tecniche e strategiche, chiedete di visionare casi studio che dimostrino i risultati raggiunti in progetti simili al vostro e approfondite come questi risultati siano stati ottenuti. Ad esempio, un buon professionista dovrebbe essere in grado di spiegare in modo chiaro e trasparente quali strategie ha utilizzato per aumentare il traffico organico di un sito o per ottimizzare il costo per conversione di una campagna pubblicitaria.
Valutate anche la capacità di analisi e reportistica: chiedete di vedere esempi di report mensili o trimestrali che dettagliano i KPI monitorati e le azioni intraprese per migliorare le performance. Un altro passo fondamentale è chiedere referenze e contattare direttamente altri titolari o aziende con cui il professionista o l’agenzia hanno collaborato. Domandate loro come si sono trovati, se i risultati promessi sono stati effettivamente raggiunti e quali sono stati i punti di forza (o di debolezza) riscontrati durante la collaborazione. Questo vi aiuterà a valutare non solo le competenze tecniche, ma anche l’affidabilità e la trasparenza di chi vi sta proponendo i propri servizi.
Affidare il proprio business digitale a un professionista significa mettergli in mano una parte fondamentale del futuro della vostra azienda. Per questo è essenziale scegliere qualcuno che possieda le competenze tecniche necessarie e che comprenda appieno le dinamiche del vostro settore, sapendo come costruire strategie mirate al successo nel lungo termine.